IN TANTI, CON LA PALESTINA (E PAOLO) NEL CUORE
Grande partecipazione alla due giorni di iniziative organizzata lo scorso 7 e 8 aprile da varie associazioni e movimenti della Valdera in ricordo di Paolo Romboli. Dopo la prima raccolta fondi, che è sfociata nel viaggio di 20 attivisti della Valdera in Palestina per piantare 400 alberi di olivo, e senza dimenticare il successo dell’incontro pubblico dello scorso 8 marzo a Ponsacco, l’iniziativa “Con la Palestina nel cuore – Due giornate in ricordo di Paolo Romboli” ha rappresentato senza dubbio il punto più alto in termini di partecipazione tra gli eventi organizzati a partire da novembre scorso per ricordare l’impegno di Paolo portandone avanti i valori e le idee che hanno contraddistinto tutta la sua vita.
La due giorni è iniziata sabato 7 aprile, quando varie decine di persone hanno preso parte ad una biciclettata che ha toccato alcuni dei luoghi simbolo dell’impegno di Paolo in Valdera. La partenza è avvenuta nel piazzale antistante lo spazio Sandro Pertini, presso il quale ogni anno si svolge la Festa Rossa, alla cui organizzazione Paolo ha sempre contribuito come volontario. Il gruppo ha poi fatto tappa di fronte al Circolo “Che Guevara” di Ponsacco, altro luogo in cui ha svolto per anni il suo impegno politico e sociale. Dopo aver attraversato il corso principale ed il Municipio di Ponsacco (da ricordare che Paolo è stato anche consigliere comunale di Ponsacco dal 2004 al 2014), la tappa successiva è stata il monumento a Peppino Impastato, fortemente voluto da Paolo durante il suo secondo mandato; da qui le biciclette si sono dirette verso Pontedera, utilizzando la bella pista ciclabile presente sull’argine che costeggia il fiume Era.
A Pontedera il gruppo ha sostato di fronte allo sportello di Acque Spa ricordando l’impegno di Paolo nel Forum Acqua Valdera, in particolare durante i vittoriosi referendum del 2011 contro la privatizzazione dei servizi idrici. Dopo aver attraversato Corso Matteotti ed il centro di Pontedera, il gruppo ha poi sostato davanti alla sede di Legambiente Valdera, altra associazione nella quale Paolo ha fatto attività per molti anni. Infine l’ultima tappa, al Parco Sorriso presso il lago “ex Cavo” a Ponsacco, dove i partecipanti si sono fermati per un pranzo al sacco. Ad ogni tappa i partecipanti hanno steso striscioni e cartelli significativi riprendendo i temi politico-sociali cari a Paolo: “Restiamo umani, restiamo antifascisti“, “La mafia è una montagna di merda“, “Fuori l’acqua dal mercato“, “Costruiamo ponti, non muri“, “Cambia Giro” (quest’ultimo striscione per esprimere adesone al movimento di protesta contro l’ignobile scelta di far partire il Giro d’Italia 2018 da Israele).
Domenica 8 aprile invece è stata organizzata un’intera giornata di iniziative presso il Circolo Arci “L’Ortaccio” di Vicopisano (presso il quale nel 2014 e nel 2016 si è svolta la Festa dell’Economia solidale della Valdera, in entrambi i casi con l’importante contributo di Paolo). Quasi 300 persone hanno partecipato al pranzo, a base di menù palestinese, e circa 150 all’apericena organizzato la sera. Nel pomeriggio si è svolto un incontro pubblico sulla Palestina, con il prezioso intervento di Carla Benelli, storica dell’arte, che ha illustrato ai presenti una delle conseguenze forse meno conosciute dell’occupazione israeliana; la grave distruzione di un patrimonio storico e archeologico di rilevanza mondiale, tenuto conto della compresenza in quei territori, nel corso dei secoli, di luoghi sacri sia per la religione ebraica, che per quella cristiana e islamica. L’esposizione di Carla è stata seguita da un intervento drammatico di una esiliata palestinese residente da anni in Italia, che ha spiegato le orribili conseguenze sul suo popolo causate dalla politica aggressiva, violenta e discriminatoria attuata ormai da decenni dal governo di Israele.
Infine alcuni dei partecipanti al viaggio in Palestina, che si è svolto dal 10 al 18 marzo scorso, hanno mostrato alcune immagini dei luoghi visitati e raccontato degli incontri intercorsi con alcune realtà associative locali, descrivendo l’assurdità della vita che sono costretti a vivere quotidianamente i palestinesi, con enormi difficoltà anche per provvedere ai minimi bisogni essenziali. Il resto della giornata è stato accompagnato dalle proiezioni di foto di Paolo e da tanta musica, un’altra delle sue grandi passioni: Paola Casazza ha cantato alcuni brani palestinesi, i Project X hanno accompagnato l’aperitivo serale con tanto buon rock anni ’70 e, per chiudere, la bella voce di Marina Mulopulos, accompagnata dalla chitarra di Dome La Muerte, ci ha deliziato con alcuni brani acustici.
Due giornate belle e intense, nelle quali sono state raccolte alcune migliaia di euro per sostenere ulteriormente il progetto”Peace&Olives“. A questo proposito vi ricordiamo che tutti voi potete contribuire al progetto, attraverso l’adozione di una pianta d’olivo (al costo di € 20) si può sostenere l‘acquisto, il trasporto e la messa a dimora di una nuova piantina nei terreni agricoli dei contadini che ogni giorno subiscono l’occupazione israeliana in Cisgiordania e a Gaza: QUI sono disponibili tutte le informazioni.
QUI alcune immagini delle due giornate.