COSTITUZIONE DELLA RETE ITALIANA DI ECONOMIA SOLIDALE
La costituzione della Rete italiana di Economia Solidale (RES) è un percorso che le realtà promotrici hanno ritenuto necessario per rafforzare la capacità di dare rappresentazione dell’Economia Solidale sul territorio, di aprirsi all’interazione con altre realtà che si muovono nella stessa direzione e di offrire un’alternativa al modello dominante e alla crescente situazione di crisi economica, ambientale, sociale e culturale. Si tratta di un percorso che ha per obiettivo:
Un articolo di George Monbiot, apparso sul Guardianalcuni giorni fa, pone in maniera ineludibile la necessità del superamento del capitalismo. Monbiot parte dall’ambiente, e dalla constatazione che le risorsefisiche del mondo sono limitate, per affermare in modo netto: o fermiamo la vita per permettere al capitalismo di continuare, o fermiamo il capitalismo per permettere alla vita di continuare.
Presentato il rapporto annuale di “Equo garantito”. La rete, formata da 72 soci, ha generato nel 2018 un fatturato di oltre 71milioni di euro. Oltre 200 botteghe e 523 lavoratori (al 65% donne). Un quadro “in piena evoluzione”, per il presidente Giovanni Paganuzzi.
I dati del rapporto IFEL 2018 sulla finanza comunale evidenzia chiaramente la metamorfosi intervenuta con le politiche di austerità e la drastica espropriazione di democrazia operata in questi anni dalle politiche liberiste. Con i Comuni trasformati da luoghi primari della democrazia di prossimità in terreni di penetrazione degli interessi finanziari dentro le comunità.
La Francia è contraria e il Belgio si è astenuto, tutti gli altri governi dell’Unione europea, compreso quello italiano, hanno dato mandato alla Commissione europea di negoziare un nuovo accordo transatlantico di liberalizzazione del commercio con gli Stati uniti. La nuova versione del #Ttip è sostenuta dal governo di Conte, che dovrà assumersi una responsabilità morale e politica, visto che fino a prima delle elezioni aveva manifestato fortemente l’opposizione a questo accordo tossico per i diritti delle persone e per l’ambiente.
Le disuguaglianze abbassano il sentimento di fiducia verso gli altri, senza fiducia non può esistere coesione sociale e senza coesione sociale non può esistere solidarietà e, quindi, felicità. Il modo principale per dimnuire le disuguaglianze è agire sulla fiscalità. Servirebbe ripristinare con urgenza la progressività fiscale prevista dalla nostra Costituzione, altro che flat tax.
Il grande carrello è il titolo del libro di Fabio Ciconte, dell’associazione Terra!, e del giornalista Stefano Liberti: un’ottima occasione per approfondire i meccanismi distorti e predatori della grande distribuzione organizzata, che da anni plasmano il sistema dei consumi così come oggi lo conosciamo.
In risposta al “Patto trasversale per la scienza” proposto da Roberto Burioni, e sottoscritto da varie forze politiche, la Rete Sostenibilità e Salute, composta da varie associazioni che si occupano si salute e decrescita, propone alcuni spunti di riflessione alternativi sul modo di intendere la scienza, la medicina e il loro rapporto con la politica e la società.
Coca Cola supera tutte le barriere e dilaga anche in Cina, mediante una complessa rete di legami finanziari, istituzionali e personali. L’articolo a cura di Adriano Cattaneo, membro dell’associazione “No Grazie Pago Io”.
Un ciclo di webinar per immaginare modelli di sviluppo alternativi a quello imperante del profitto a ogni costo. Perché per agire e cambiare il mondo occorre cominciare dalla comprensione dei limiti di un modello che minaccia diritti umani e sociali, oltre allo stesso ecosistema in cui viviamo. Vi proponiamo la prima video-lezione condotta da Ugo Biggeri, Presidente di Banca Etica.