di Francesco Gesualdi*
Sono decenni che i governi italiani dichiarano con solennità di voler abbattere il debito. Poi, però, si tolgono di mezzo lasciando un debito più alto. Ma non perché la gente scialacqua, come ci fanno credere, ma perché siamo divorati dagli interessi, avendo rinunciato al potere di stampare moneta. Diventiamo sempre più poveri mentre banche, assicurazioni e fondi di investimento ingrassano.
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di Alberto Melandri*
Una presentazione dell’interessante libro “Verso una civiltà della decrescita. Prospettive sulla transizione” a cura di Marco Deriu, con i contributi di 22 studiosi/e. Dall’analisi delle somiglianze con il movimento femminista, al rapporto fra crescita e felicità, dal tema della “scienza post-normale” agli scenari futuri.
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di Emergency
L’Unione Europea ancora una volta dimostra di non comprendere e ignorare la sofferenza di milioni di esseri umani, proponendo la militarizzazione del Mediterraneo e dei paesi attraverso cui transitano i migranti. Mentre occorre l’apertura di canali legali e sicuri di accesso all’Europa, corridoi umanitari.
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Si è svolta a Pontedera, nelle serate di venerdì 23 e sabato 24 giugno, la 6a Festa dell’Economia Solidale della Valdera; come negli anni precedenti, è stata una festa molto partecipata e ricca di occasioni d’incontro, di riflessione e di divertimento, all’insegna del buon cibo biologico a km zero. Quest’anno il tradizionale evento organizzato e promosso dalla Rete per l’Economia Solidale della Valdera si è caratterizzato anche per l’attenzione su un tema specifico che ha visto impegnata per vari mesi la R.E.S. Valdera in stretta (e proficua) collaborazione con altre realtà associative, culturali e teatrali del territorio.
Fin dai primi mesi del 2017, infatti, l’attenzione della R.E.S. Valdera si è rivolta al fenomeno emergente delle migrazioni e degli immigrati, che rappresenta (e rappresenterà sempre più) una delle questioni centrali del XXI secolo. La festa quindi ha rappresentato il culmine di un lavoro collettivo svolto insieme alle persone richiedenti asilo (comunemente indicati, impropriamente, come profughi) presenti nella Valdera (oggi quasi 300, soprattutto ragazzi in giovane età); un lavoro che ha dato vita ad un calendario di eventi denominato “REStiamo Uniti – Accoglienza e Integrazione per una società da scoprire“, che si è concretizzato in una serie di iniziative tese a coinvolgere e avvicinare alla comunità locale persone portatrici di esperienze drammatiche, informando al contempo i cittadini sulla reale consistenza del fenomeno, le sue prospettive, nonché le problematiche ed opportunità che ne derivano.
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